martedì 29 gennaio 2008

Occhio alla Privacy



TORINO - "Occorre conoscere le nuove tecnologie e imparare a gestirle". È stato il monito di Franco Pizzetti, presidente dell’Autorità sulla privacy, ospite dell’Università di Torino in occasione della seconda giornata europea sulla protezione dei dati personali.
Davanti a una platea di oltre 500 studenti delle scuole superiori, Pizzetti ha spiegato l’importanza di saper difendere la propria privacy: «Ci sono aziende – ha rivelato – che utilizzano ricerche dati su internet per valutare i giovani candidati, e un video caricato con leggerezza su YouTube a 14 anni rischia di marchiare un ragazzo fino all’età adulta, agli occhi dei potenziali datori di lavoro».
Occhio allora ai trabocchetti che si nascondono dietro alle lusinghe delle nuove tecnologie, per tutelare la propria sfera privata da sgradite ingerenze. Perché sono troppe le libertà concesse a chi abusa dell’ingenuità dei navigatori web, eccessiva la disattenzione ce si nasconde dietro l’approccio temerario dei giovani ai media, ed occorre una maggiore attenzione verso l’utilizzo di strumenti che gli utenti corrono il rischio di non conoscere abbastanza.
Dopo gli operatori telefonici e i limiti posti all’utilizzo dei dati legati all’utilizzo del telefono fisso o mobile, però, «nei prossimi sei mesi vorrei adottare un provvedimento per regolarizzare l’utilizzo dei dati personali da parte degli amministratori di sistema», ha rivelato il presidente dell’Authority.

lunedì 28 gennaio 2008

Torino, scioperano i dipendenti pubblici

Sede piemonterse della Rai presidiata dai dipendenti della provincia di Torino. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil protestano assieme ai lavoratori per il rinnovo del contratto scaduto a dicembre 2007. "Molti di noi - protestano i dipendenti - guadagnano meno di mille euro al mese. Una situazione insostenibile".
Il problema di stipendi troppo bassi, che non si adeguano neanche all'inflazione e per troppi dipendenti sono rimasti fermi dal 2000 accomuna la maggior parte dei lavoratori italiani. Merglio soltanto i lavoratori autonomi.
La "media" di 2645 euro al mese lascia invece indignati i dipendenti pubblici o delle piccole aziende private, stupite da non aver notato tutti quei soldi nella busta paga sempre più magra.